Dallara parla dei benefici della Formula SAE per studenti

La Formula Sae è un avvincente campionato, dove una serie di aspiranti ingegneri, provenienti da diverse università sparse in giro per il mondo, si sfidano costruendo vere e proprie monoposto artigianali. Ed è proprio grazie a questa sana competizione che gli studenti hanno la possibilità di passare per la prima volta dalla teoria dei manuali di studio alla pratica dell’officina. Per questo motivo la Formula Sae rappresenta una bellissima “palestra”, dove nascono gli ingegneri che un domani saranno chiamati a contribuire al rinnovamento dell’industria automobilistica. In occasione delle gare finali, andate in scena sulla pista di Varano de Melegari, abbiamo avuto l’occasione di intervistare l’Ingegner Gian Paolo Dallara, una vera e propria colonna portante della Motor Valley italiana. I progetti della sua azienda, famosi in tutto il mondo, sono diventati una delle maggiori fonti di ispirazione per i ragazzi che prendono parte a questo particolare campionato.

Perché avete deciso di diventare main sponsor della Formula Sae?
Siamo orgogliosi di sostenere la Formula Sae perché è una categoria che permette prima di tutto un confronto tra culture diverse. Quest’anno per la prima volta c’era un team africano, che veniva dall’Egitto. Ed è bellissimo vedere come anche le squadre che erano partite con meno mezzi e poche risorse, come per esempio i team indiani o greci, oggi siano state capaci di raggiungere grandissimi risultati.

Ma non è tutto qui…
Certamente. Quello che mi rende più soddisfatto della Formula Sae non è soltanto la continua crescita dei ragazzi, ma anche l’incredibile entusiasmo che riesco ancora a sentire per l’automobile. La mobilità individuale è stata la più grande conquista del secolo scorso e questi ragazzi se la vogliono tenere stretta. Per farlo sanno benissimo che dovranno studiare auto sempre più sicure, connesse ed efficienti.

Oltre alla competizione c’è spazio anche per crearsi delle opportunità di lavoro reali?
Assolutamente sì. Almeno il 50% dei ragazzi che entrano in Dallara provengono proprio dalla Formula Sae.

Fonte:

https://www.quattroruote.it/news/eventi/2017/08/11/gian_paolo_dallara_la_formula_sae_fa_bene_ai_nostri_studenti_e_al_futuro_dell_auto_.html?fbclid=IwAR0Eefkq-gImyyYsn3jFqv8vOqD0B9TZvqdKi28vqruj7gS1dmIyIemYgGY

Peacock One, il Polimarche Racing Team crea una monoposto da 110 e lode

La Peacock One è un prototipo di monoposto progettata, costruita e commercializzata dagli studenti della facoltà di Ingegneria di Ancona che si è ben distinta durante i quattro giorni di competizione a cui ha partecipato.

Peacock One  – La Peacock One, un prototipo di monoposto con motore di derivazione Smart, è stata creata dagli studenti della facoltà di Ingegneria di Ancona, all’interno del progetto Polimarche Racing Team, scuderia corse nata nelle aule della facoltà di Monte Dago con l’obiettivo di partecipare al campionato di Formula Sae, Society of Automotive Engineers.

Nulla di stravolgente se non fosse che questi ragazzi non hanno potuto compiere dei veri e propri test in pista e se la sono dovuti vedere con team dai budget milionari, alcuni dei quali sponsorizzati Red Bull. La Formula Sae è una competizione motoristica internazionale riservata alle università che ha lo scopo di incoraggiare studenti e giovani laureati a progettare, costruire e commercializzare una macchina da corsa monoposto. Un progetto da 40mila euro durante il quale gli studenti hanno dovuto affrontare prove statiche e dinamiche in pista e il cui lavoro è stato poi giudicato da una giuria di esperti.

Il lavoro della Polimarche Racing Team, svolto in collaborazione con Sapienza Corse, e che ha visto partecipare anche alcune aziende locali in qualità di sponsor, è stato presentato ieri pomeriggio presso l’aula magna della facoltà di Ingegneria, alla presenza del rettore della Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, del preside della facoltà, Dario Amodio, e di numerosi membri della scuderia, come il team leader Martina Lavalle. La Peacock One ha fatto un’ottima figura durante i quattro giorni di competizioni, che sono terminati il 1 settembre scorso sul circuito Riccardo Paletti di Varano de’ Melegari, esibendo un simbolico numero di partecipazione, il 110, ed è già pronta per cercare di migliorare le proprie prestazioni, sempre insieme al Polimarche Racing Team, per la prossima stagione di corse.

Fonte: Peacock One, il Polimarche Racing Team crea una monoposto da 110 e lode (motorionline.com)